Poesie di Arthur Rimbaud

Arthur Rimbaud (Charleville, 20 ottobre 1854 – Marsiglia, 10 novembre 1891) poeta francese. Di origini borghesi, ruppe presto con la famiglia e fuggì di casa, errando continuamente per la Francia senza una fissa dimora. Aderì alle idee rivoluzionarie e partecipò alla Comune di Parigi del 1871. Inviò una delle sue
prime composizioni poetiche, il poemetto Il battello ebbro, a Verlaine, il quale, compreso il talento del giovane poeta, lo invitò ad andarlo a trovare a Parigi. Tra i due
nacque una intensa e particolare amicizia che durò per due anni, finché il loro legame non fu interrotto in maniera brusca a violenta. Nel 1873 Rimbaud pubblicò la prosa Una stagione all'inferno, in parte ispirata a quella esperienza. Nello stesso anno iniziò a scrivere la raccolta poetica Illuminazioni, che completò due anni più tardi e che fece pubblicare nel 1886. Nello stesso periodo viaggiò in molti Paesi d'Europa e nel 1880 partì per l'Abissinia come agente commerciale di una grande compagnia. Mentre egli si trovava in quel Paese la sua fama crebbe enormemente in Francia, soprattutto grazie all'opera di Verlaine, che fece pubblicare i suoi lavori e che, nel saggio I poeti maledetti (1884), esaltò il valore dell'opera poetica del suo ex amico. Poco dopo Rimbaud iniziò a soffrire di un tumore alla gamba e fu costretto a rientrare in patria. Ricoverato all'ospedale di Marsiglia fu operato senza successo e in breve tempo si spense, alla giovane età di trentasette anni.
La sua vena poetica è durata solo tre anni (16 - 19 anni). La maggior parte delle sue raccolte poetiche e dei suoi scritti furono pubblicati postumi, a partire dal 1898. Da Lettera a Paul Demeny,  Il poeta: il grande malato, il grande criminale, il grande maledetto e il supremo Sapiente!, da Poesie: Il battello ebbro, da Illuminazioni: Città, Marina.