Poesia di Clemens Von Brentano
Canto della sera
Come tremano piano le foglie
nell'amato, tranquillo boschetto!
Il sole che già vuoI dormire
la camicia dorata si sfila
e sui pascoli verdi la stende
dove brucano agili i cervi
nel rosso chiaror del tramonto.
Nei ruscelli di limpida fonte
nessun pesciolino più gioca:
tutto cerca nel ]uogo ove posa
la meta e il rifugio di sempre,
e si appisola al suono
del lieve frusciare dell'onde
fra ciottoli multicolori.
Esile stelo sul musco
la campanula intorno si guarda;
attardatasi a terra,
una piccola ape ronzando
al notturno rifugio si annuncia
del fragile calice azzurro;
vi si attuffa e s'acqueta.
E' l'ora del tramonto. Ai primi aliti della brezza notturna le foglie tremano leggere. Il sole, già basso sull'orizzonte, ravviva dei suoi ultimi bagliori i verdi prati, sui quali risalta l'esile figura dei cervi che ancora indugiano al pascolo, mentre ogni altra creatura già si apparta nel suo rifugio abituale. Una esile campanula spicca solitaria nel vivido prato: nel suo calice azzurro un insetto tardivo trova la sua notturna dimora.
E' un quadro così delicato e di intonazione fiabesca così ingenua e spontanea che quasi ci si attende di veder apparire gnomi e fate, e la natura animarsi di una vita a noi sconosciuta.
