Login

Pin It

Poesia di Olindo Guerrini
In bicicletta

Nel roseo lume della prima aurora,
nella vermiglia pace dei tramonti,
o nel meriggio che avvampando indora
la messe al pian e la vendemmia ai monti,
lungo la siepe che di salvie odora,
lungo i verdi sentier, le fresche fonti,
dove il guardo è intercluso e dove esplora
meravigliosi e liberi orizzonti;
presso il giardin ridente o il campo arato,
entro le selve susurranti al vento,
tra il canto degli uccelli e i fior del prato,
sovra il ferreo corsier passo contento
come a novella gioventù rinato,
e sano e buono e libero mi sento.

Un vivo immediato contatto con la natura è il vantaggio che il « ferreo corsier» offre a chi. se ne giova per spostarsi da un luogo all'altro, a preferenza di tutti  i mezzi più agevoli e più rapidi. Il poeta ha idealizzato l'umile bicicletta, elevando il tono della poesia ad essa ispirata: suggestivi scorci di paesaggi, un magico potere di infondere nuovo vigore giovanile, sono i motivi dai quali egli attinge le lodi del ciclismo; tuttavia l'accento più intenso della lirica batte sull'ultimo verso, che nei tre aggettivi: sano, buono, libero, con semplicità, ma efficacemente, sintetizza l'influenza benefica che questo sport esercita sul fisico e sullo spirito di chi lo pratica.

Pin It

Commenti