Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Entro il cratere di un vaso
Trovasti un giorno la poesia
entro il cratere di un vaso
dissepolto e lacrime versasti
in un angolo del museo.
Il tempo l'aveva imprigionata:
raccoglieva volti smarriti
e smagriti, occhi sgranati,
parole avvolte nel silenzio.
E come dietro un vetro
smerigliato, riconobbi anche
il dolce viso.
Impollinata memoria che
ti portò presto a quel tempo
quando dicevamo in cuore:
- Oh, non morire! -
Credevamo che ci lasciassi
una sera d'inverno,
durò invece la tua sofferenza
fino a tarda primavera.
Non ci restò che stringerci
nelle nostre ombre lacrimate e vuote.
Brandelli di dolore lascia
cadere la morte perché i vivi
vivo conservino il ricordo.