Poesia di Gian Luigi Bonardi
Rosa in camper
Quando il plen-air ti entra nelle vene
devi rifarti il tempo a tua misura,
e diventar così protagonista
d’una scelta speciale, senza appello.
Ti devi controllare, rinnovare,
per essere padrone del tuo mezzo
e scorazzare per le vie del mondo
con sicurezza, intelligenza e tatto.
Hai scelto il camper che più ti si addice,
e vai cercando fra i tanti percorsi
quello che più ti piace e ti conviene,
infine sali a bordo, ma qualcosa
devi aver certo messo un po’ in disparte;
cerchi in te stesso, frughi nel passato,
t’arrovelli a scoprire il necessario
e non t’accorgi che ti sta di fianco
colei che ha preparato tutto quanto,
che ha sostenuto il sogno, l’illusione,
quella scelta speciale, e t’accompagna
fedele alla consegna, e imperatrice.
La donna camperista è l’emozione
che raffredda il tuo senso di comando
proponendo le giuste alternative,
che riscalda qualsiasi iniziativa
atta allo scopo di non naufragare.
La donna di plen-air sa cosa fare,
sa suggerirti nella discussione
la giusta strada, oltre la ragione,
anche fingendo di aver tutto il torto;
con sorprendente intuito da regina
sa ammaliare il suo re con la dolcezza
a difesa del viaggio e del castello.
La donna camperista è vagabonda
con tanta vocazione da turista,
“camperinga” perfetta, senza dubbio
sa essere compagna affezionata
e a volte meglio del satellitare
sa navigare in ogni direzione.
W le donne, e in specie l’8 marzo,
che per grazia, presenza ed allegria
sanno donarci il gusto del plen-air
fedeli imperatrici, e messaggere
d’un modello di vita famigliare
che fa gola a qualsiasi aggregazione
ricerchi pace, amore e stare INSIEME