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Poesia di Aldo Palazzeschi
Essere o non essere

Oggi pensavo a te
noiosissimo Amleto
che combinasti tante fesserie
dopo aver perduto il bandolo
del vivere concreto
in questo mondo
dove ci dibattiamo:
inutilmente
qualche volta con gioia
e non di rado con malinconia
per sapere che siamo
e vivere che sia.
Oggi è giornata bella
per me
tutto color di rosa
intorno:
il trionfo dell'allegria.
Quando mi sento
lieto e soddisfatto
ti rispondo:
« sono »
senz'altro.

Da Cuor mio, Milano, 1968)

Leggi Le Poesie di Aldo Palazzeschi

Una delle poesie «irriverenti» di Palazzeschi, che distrugge, con estro fanciullesco l'immagine mitica del principe shakespeariano, per affermare, mettendo tra parentesi la dolente filosofia dell'eroe, in un impeto vitalistico la sua gioia di vivere questo mondo... con malinconia: la dichiarazione, di apparente ingenuità, nasconde
la filosofia di Palazzeschi.
La poesia contemporanea (1945-1972)
Fiorentino, (1885-1974), il suo vero nome Aldo Giurlani , dopo studi irregolari, pubblica a proprie spese, tra il 1905 e il 1909 le prime poesie. Dal 1910 l'amicizia con Marinetti e l'adesione al futurismo, del 1913 un viaggio a parigi, del 1914 la colloborazione a «Lacerba » ma anche il suo lento dissociarsi dall'estetica futurista. Dal 1911 (l'anno del
" Codice di Perelà), tra Firenze e Roma, inizia una fecondissima attività di scrittore, con profilo personale disgiunto da legami di scuola o compromessi politici (il suo antifascismo è documentato dalle prose di Tre imperi... mancati del 1945). Tra le sue opere in prosa basti il ricordo di Stampe dell'800 (1932),- Il Palio dei buffi .(1937),  il dittico famoso Sorell~ Materassi (1934) e I fratelli Cuccoh (1948). Recentt Stefaruno (1969) e Storia di un'amicizia (1971). Da ricordare tra le poesie anche la produzione raccolta in Poesie (1930) e Difetti (1947).

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