Biografia di Tommaso Campanella
Nato a Stilo in Calabria nel 1568, entrò giovinetto nell'ordine dei Domenicani, dove mutò l'originario nome di Gian Domenico in quello di Tommaso.
Dimostrò subito curiosità per le ricerche intellettuali e filosofiche. Studiò ardentemente le opere di Bernardino Telesio, dal quale trasse vari spunti per la sua cosmologia sensistica. A causa di ciò si attirò le ire dei superiori e delle gerarchie ecclesiastiche, per cui non sfuggì ai rigori dell'Inquisizione. Dopo aver vissuto in varie città (Napoli, Firenze, Bologna, Padova, Roma), subendo nel frattempo vari processi, tornò a Napoli e di Il in Calabria dove iniziò un'attività di agitato re nella quale si mescolavano attitudini profetiche, la convinzione della rigenerazione universale, l'odio contro gli Spagnoli. In seguito a ciò fu arrestato, condotto a Napoli, e processato per ribellione ed eresia.
Nelle prigioni di Napoli restò chiuso ben ventisette anni, dal 1599 al 1626. Fu infine liberato da Urbano VIII, ma questo non servì a salvarlo dalla persecuzione degli
Spagnoli; e perciò fuggì in Francia dove morì (Parigi, 1639).
La sua poesia riflette non solo convinzioni religiose e filosofiche, ma un profondo contrasto con il potere del suo tempo. Celebre è l'opera filosofica La Città del Sole (1602). Le poesie scritte durante la prigionia furono pubblicate, probabilmente in Germania, nel 1622.