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Via Crucis settima Stazione
Via Crucis 
Settima Stazione
Gesù cade per la seconda volta

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

«... Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori
e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità» (Is. 53, 4 s.).

Qual è la verità della croce di Cristo?
Qual è la verità delle cadute sulla via dolorosa?
Proprio questa verità esprime il Libro di Isaia, quando eleva il Carme sconvolgente sul Servo del Signore.

Agli occhi degli uomini: condannato, dunque colpevole. Su di Lui ha vinto la giustizia umana - e dunque anche la giustizia di Dio.
Tutto ciò a cui il cuore umano è capace di arrivare di fronte
alla sua passione sotto la croce, di fronte alle sue cadute è,
al massimo, la compassione.

Arrivare oltre è possibile solo con gli occhi del Mistero.
Proprio così fa il Profeta:
Ecco, Colui che cade sotto la croce, soddisfa per le colpe,
ma non per le proprie!
«Schiacciato per le nostre iniquità
si è caricato delle nostre sofferenze.»
Si è unito con ogni uomo in questa caduta - che è il peccato -
rimanendo Lui stesso senza peccato.

Cade, per rialzare l'uomo. Cade affinché noi ci rialziamo.
Ogni caduta sotto la croce è impregnata di tutto il contenuto
del mistero divino della Redenzione. !

Preghiamo.
Che non induriamo i nostri cuori,
Signore!
Che vediamo le cadute
dei nostri peccati
e delle nostre colpe
nelle tue cadute sotto la croce.
Dacci la luce della coscienza!
Dacci la forza della conversione!

Tutti:

Pater noster...
Pro peccatis suae gentis,
vidit Iesum in tormentis
et flagellis subditum.

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