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Poesia di I. Belloni
Sul  pianeta Fantasia

Una notte, mentre dormivo,
ho sognato che partivo,
ma invece di andare alla stazione
ho infilato le scarpe a reazione
e volando sopra il tetto di casa mia,

sono arrvato sul pianeta Fantasia.
A scuola su quel pianeta, erano gli scolari
a interrogare i maestri e i professori,
e se questi non sapevano la lezione
un gelato per punizione!

Che posto divertente!
Pensate che la gente
quando pioveva si levava il cappello
quando c'era il sole girava con l'ombrello.
Ma nonostante l'apparente stranezza
avevano delle leggi piene di saggezza.
«E' vietato non far niente
e vivere sulle spalle della povera gente:
chi non vuole lavorare
non dovrà neppur mangiare.»
«La legge e uguale per tutti:

non ci sono né belli né brutti,
non ci sono ignoranti o sapienti
né milionari o nullatenenti.»
Leggevo queste leggi stampate su un cartello
e dentro il mio cervello
pensavo con un po' di malinconia
che anche sulla terra ci vorrebbe un pò di Fantasia...

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