L'aringa affumicata
di Charles Cros
C'era un gran muro bianco - nudo nudo nudo
Contro il muro una scala - alta alta alta
e per terra un'aringa affumicata - secca secca secca
viene un tale tenendo tra le mani - sporche sporche sporche
un martello pesante, un lungo chiodo - aguzzo aguzzo aguzzo
un rotolo di spago - grosso grosso grosso
lui monta sulla scala - alta alta alta
conficca il chiodo aguzzo - toc toc toc
in cima al muro bianco - nudo nudo nudo
lascia andare il martello - casca casca casca
lega al chiodo lo spago - lungo lungo lungo
e a. un estremo l'aringa affumicata - secca secca secca
poi scende dalla scala - alta alta alta
toglie la scala:, raccoglie il martello - pesa pesa pesa
andandosene altrove - Dio sa Dio sa dove
dopodiché l'aringa affumicata - secca secca secca
.sospesa a quello spago - lungo lungo lungo
ondeggia dolcemente -sempre sempre sempre
Ho scritto questa storia - piana piana piana
per irritar la gente - seria. seria seria
e divertire i bimbi - piccini piccini.
Da Gli umoristi moderni
Anche in questa composizione si racconta una storia senza senso, e la si racconta con gran lentezza: ogni mossa è indicata con cura meticolosa, ogni verso sembra trascinarsi verso la fine, dove l'ultima parola viene ripetuta tre volte. Ma a che cosa serve appendere un'aringa a uno spago per farla dondolare? È un puro gesto senza scopo, come quelli che compiono i pagliacci nel circo.