Poesia di Rainer Maria Rilke
Bocca di fonte
Bocca che doni e mormori una sola
Pura parola, tu bocca di fonte,
Tu maschera marmorea che consola
Fluido volto d'acqua. E all'orizzonte
Archi degli acquedotti. Di lontano,
Fra le tombe, dai gioghi d'Appennino
Recano a te la tua parola, e a mano
A mano dentro il còncavo bacino 398
Lungo il tuo mento squallido trabocca.
Questo è l'orecchio addormentato al suolo,
Marmoreo orecchio in cui sempre bisbigli.
Orecchio della terra. Parla solo
Con sè la terra. E, se avanzi una brocca,
Par ne interrompa gl'intimi consigli.
(Trad. di L. Traverso).
Rainer Maria Rilke - (Praga 1875 - Muzot 1926).
Scrittore di una intensità e concentrazione straordinaria. Non si affidò mai a un puro estro melodico, ma guardò e scavò con intrepida costanza nel profondo dell'anima e ne trasse, carichi di simbolici sensi, i motivi della sua arte. La sua natura essenzialmente lirica sopravvive anche nelle opere in prosa, che non hanno per nulla il taglio o l'architettura della narrativa tradizionale. Assai più vicine esse sono, caso mai, ai «Poemi in prosa» di Baudelaire, a una prosa cioè tutta poeticamente tesa e risolta in un linguaggio nitido e terso. Insieme a Keats e a Holderlin, è certo uno dei più grandi scrittori della moderna letteratura europea.