Poesia di Piero Tucceri
Si può far finta
Si può far finta
di sapere tutto.
Si può far finta
che certi comportamenti
siano da femminucce,
come commuoversi
o aver bisogno di qualcuno
che ci abbracci.
Chiedere perdono?
Quello, mai!
Conviene fingere
che tutto vada bene.
Mai ammettere
le proprie fragilità!
E il futuro?
Quello non interessa.
Esso è li.
E’ a portata di mano.
Ma è anche lontano.
E’ tanto lontano
da non crear timori.
Al limite,
ci si penserà allora.
Si può far finta
che la vita
sia come un computer.
Si può far finta
che si possa
sempre resettare.
Si può far finta
che basterà
reinstallare i programmi.
Come se nulla fosse successo.
Si.
Si può far finta.
E’ semplice farlo.
Basta chiudere gli occhi
e spegnere la luce.
Magari con nelle orecchie
la musica dell’MP3.
Senza dover leggere
le brutte cose
che succedono.
Perché quelle
son degli altri.
In fondo,
io che c’entro?
Si può far finta
che le cose importanti
siano l’ultimo modello
del cellulare
o il tipo di tatuaggio
da farsi fare.
Si può far finta.
Io sono un debole?
Ma no!
Chi lo dice?
Si può far finta
che le vicende del mondo
non siano anche nostre.
Si può far finta
di esser eterni.
Si può far finta
che la propria esistenza
corra su binari
sicuri e tranquilli.
Certo che si può!
Si può far finta.
Si può far finta
di non avere dentro
nessuna ferita.
E la sera?
Addormentarsi sicuri
nel proprio letto.
Si può far finta
sempre che non si stia
facendo finta.
