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Poesia di L. Pagani
Giorno dei Morti

Domani forse saremo più freddi.
Domani forse saremo commemorati,

fors'anche pianti, dimenticati.
Preghiamo noi oggi per loro.
Altri, domani, pregheranno per noi.
È una lunga catena di preghiere,
di rimpianti, di ricordi del passato.
È una lunga catena d'amore e di
dolore
che d'anno in anno mestamente si
rannoda,
che in mutuo nostalgico richiamo
lega
tutti i viventi d'oggi a tutti i morti.

Il 2 Novembre commemorazione dei defunti. I Morti sono senza numero. Si trovano nell'immenso cimitero della terra e del mare.
Come ogni primavera ha il suo inverno e ad ogni aurora succede il tramonto, così per ogni culla che s'apre, una tomba si chiude. Anche l'onda canta garrula alla fresca sorgente e poi scompare nel grigiore uniforme di un fiume che la porta al mare. Così l'uomo che vive per breve tempo, carico di tante miserie. Sono morti che vengono sepolti calati nella comune fossa dei poveri. Non importa, poichè soltanto le loro opere li seguono nell'oltretomba.

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