Poesia di Eugenio Montale
Il giglio rosso
La bufera e altro
Il giglio rosso, se un dì
mise radici nel tuo cuor di vent’ anni
(brillava la pescaia tra gli stracci
dei renaioli, a tuffo s’ inforravano
lucide talpe nelle canne, torri,
gonfaloni vincevano la pioggia,
e il trapianto felice al nuovo sole,
te inconscia si compì);
il giglio rosso già sacrificato
sulle lontane crode
ai vischi che la sciarpa ti tempestano
d’ un gelo incorruttibile e le mani, -
fiore di fosso che ti s’ aprirà
sugli argini solenni ove il brusio
del tempo più non affatica…: a scuotere
l'arpa celeste, a far la morte amica.