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Poesia di Domenico Marras
Passerotto triste

Amico Passerotto,

tu, tutte le mattine,

come uscivi dal nido,

assieme a tutti gli altri,

cinguettavi e saltavi

da una tegola all'altra

del tetto, senza posa;

mentre oggi, cosa strana,

ti sei appollaiato sulla

gronda e non ti sei mosso

e non hai aperto becco,

mentre tutti i compagni,

come ogni giorno, stanno

cinguettando, saltando,

e svolazzando pure,

allegri come pasque.

Ti senti poco bene?

No, non ti senti male,

almeno non mi sembra,

perché ti sto vedendo

di colorito bello,

anche se moggio moggio;

credo invece che ti abbia

lasciato la ragazza. 

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