Poesia di Aldo Palazzeschi
Mar bianco
Si vedono vagare, girare, roteare
a gran velocità,
ali di cigni, code di paoni
a milioni a milioni,
per l'immensità
dell'acque bianche dense,
di questo bellissimo mare.
Svolazzare di piccoli stendardi,
agitare bianche piume
di grandissimi ventagli.
Acque dense bianchissime,
luce di perla, cielo d'opale.
Bianche barchette
come gusci d'uovo
dai remi d'avorio,
sole, a due,
unite in brevi teorie
di tre, di cinque o sette,
da lunghi cadenti festoni
d'inverosimili perle.
Fanciulli tutti bianchi
dall'ali di piccione,
posan leggeri con un piede solo,
sul loro cigno dal rapido volo.
Esultando di gaiezza
lanciando frecce d'argento con destrezza
Riempono le barche,
dame vestite di lucenti rasi,
agitano le piume dei loro ventagli,
le loro chiome sembrano
un latteo fiume.
Chi sul braccio si culla
un coniglino bianco,
o un gatto sonnacchioso sulla spalla,
chi una timida colomba
sulla crocchia.
Nelle barche le code delle loro vesti
non c'entrano per nulla,
s'allungano di dietro,
s'allungano di dietro lungo l'acqua
come sul loro natural tappeto.
Filano, girano, roteano, scherzano,
si divertono
tutte queste candide sirene,
tutti questi candidi fanciulli,
fra tante bellezze rare,
sull'acque bianche dense
di questo bellissimo mare.
Da Poemi1909
In una serie di componimenti intitolati Mar bianco, Mar giallo, Mar rosso, Mar grigio, Aldo Palazzeschi ha raggruppato delle immagini intonate, per così dire, al colore indicato nel titolo: si tratta di immagini tutte dello stesso colore - qui il bianco - il cui accostamento può risultare insolito e imprevedibile. Il colore è dunque un pretesto per giocare con le immagini, e un filo che lega tra loro parole e immagini nei modi pii svariati: ci sono enumerazioni di immagini simili, salti improvvisi tra immagini diverse, rapporti logici e rapporti puramente fantastici. Ma su tutto prevale il divertimento, inteso in senso molto alto come gioco con le parole che sembrano poter costruire una lunga catena a sorpresa, composta di oggetti animali, persone e materiali preziosi. Non a caso Palazzeschi a un testo in cui parla del proprio lavoro di poeta ha dato il titolo Lasciatemi divertire.