Poesia di Aldo Palazzeschi
Le mie ore
Ore sole
Dal tetto cadon giù
un dopo l'altra
l'ore,
le lascia giù cadere
l'orologio a martello!
in colpi secchi
uguali
tutte sul mio cervello.
E ognuno di quei colpi
m'è come una puntura,
come se mi strappassero un capello.
Ore sole come solo pane
per oggi e per dimane
e per tutti i giorni di tutte le settimane.
Mattutine, vespertine,
popolate da campane
vicine e lontane.
Ore del sole
che non ridete a chi v'aspetta sole.
Ore grigie, ore nere,
silenzio delle campane
vicine e lontane.
Vien da qui presso
spampanato il coro
dell'antico convento delle Nazarene,
sfogano in coro le loro pene
a tutte le ore
(e lo spampana il vento)
anche per esse l'ore son sole.
« Al cielo, al cielo l'ore son sole...
la gloria o Signor!»
Ore della notte, ore del sole,
eguali tutte
che non ridete a chi v'aspetta sole,
Ore sole come solo pane
per oggi e per dimane
e per tutti i giorni di tutte le settimane.
Leggi le Poesie di Aldo Palazzeschi
Un orologio a martello suona le ore, ma questo suono è una sofferenza per l'uomo solo che ha dinanzi a sé esclusivamente ore vuote, solitarie.
Questo è il concetto espresso dalla poesia.. ma, leggendo i versi, il concetto si perde nel suono.
Attraverso un gioco di parole e di sillabe accostate e ripetute il poeta ha riprodotto il tocco scandito delle ore insieme con l'onda sonora più lunga delle campane, con qualche pausa di silenzio, ben segnata dagli spazi bianchi che dividono le strofe. E' una poesia molto semplice, libera ricca di immagini e sensazioni. Esprime la solitudine, la tristezza lo scorrere annoiato del tempo che si consuma.