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Santa Cecilia Patrona dei musicisti
Grandi donne della storia

Poco si sa della sua vita. Quando alcuni anni fa ci fu la revisione del calendario universale
della Chiesa, molti antichi martiri furono cancellati dall'elenco dei santi.
Non il nome di Santa Cecilia, anche se la sua esistenza non è confortata da prove storiche consistenti. Secondo la tradizione, Cecilia apparteneva a una nobile famiglia e morì intorno al 230, sotto l'imperatore Alessandro Severo.

Secondo gli Atti (antichi documenti che narrano le "gesta" dei martiri cristiani),
Cecilia decide di rimanere vergine, pur avendo acconsentito a sposare Valeriano.
Questi è un pagano, il quale non solo accetta questa decisione, ma si converte e si fa battezzare, seguito poco dopo dal fratello Tiburzio. Scoperti dal prefetto di Roma, i tre vengono condannati a
morte. Valerio e Tiburzio sono decapitati.
Per quanto riguarda Cecilia, si decide di bruciarla viva.

Ma il fuoco non ha potere su di lei.
Il boia allora cerca per ben tre volte di decapitarla, riuscendo a stento a ferirle il collo.
Cecilia muore dopo tre giorni di agonia.
Molti secoli dopo, la martire romana viene scelta come protettrice dei musicisti.


Quel giorno
Non so di preciso cosa sia successo nel giorno del mio martirio.
Io sentivo gli organi suonare, il mio cuore cantava solo per il Signore.
Di una cosa ero sicura: avrei raggiunto presto il mio amato Valeriano.
Quanto avevano discusso prima di decidere la mia sorte!
Prima dovettero stabilire se ero colpevole o no, poi in quale modo dovevo morire.
Scelsero le fiamme, la stessa pena inflitta molti secoli dopo a Giovanna d'Arco.
A me doveva toccare però un'altra sorte, perché la mia casa andò distrutta, ma io rimasi indenne. Mi diedero allora in mano al boia per la decapitazione.
Al boia quel giorno evidentemente tremava la mano. Non riuscì nel suo intento o non volle.
Mi ferì gravemente. Si dovette attendere qualche giorno prima che le autorità arcruviassero la mia "patrica".

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