Racconto sulle galline
di G. Bertelli
La gallina voleva imitare il gallo
Una gallina curiosa e ingorda fece un breve volo e si posò sul tavolo, sotto la pergola.
Meo, il contadino, aveva lasciato lì mezzo bicchiere di vino: la gallina, piano piano, ci ficcò il becco.
Buono, proprio buono! - e continuò a bere.
Dopo un po' incominciò a vedere due bicchieri, due tavoli, due pollai. Cercò di camminare, ma non si reggeva in piedi. Fece: - Coccoè... coccoè... - e cadde sul tavolo. Insomma si era ubriacata.
Quando si rialzò, aveva perduto completamente la bussola e credeva d'essere un gallo.
Cominciò a canticchiare: -Chichichì... chichichì... - A quello strano suono accorsero tutte le altre galline. Venne anche il gallo, che s'infuriò e punì duramente la povera gallina a colpi di becco.
La sventurata, facendo un passo indietro e due in avanti, e dicendo tre volte «coccoè»
e una volta «chichichì», si ritirò nel pollaio. Si lasciò cadere nel nido e quel giorno, dopo aver dormito, depose un uovo che sapeva di vino.