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Il Verso e il ritmo
Informazione:
Metrica di un testo,
figure metriche
Accento ritmico, o ictus
Concetto di cesura
Enjambemen
Scansione del verso
Intonazione del verso, ponendola in rapporto con le scelte metrico-ritmiche applicare le conoscenze acquisite all'analisi di alcuni testi
Il verso
Il primo, evidente aspetto che colpisce chi apre un libro di poesie è la scrittura in versi.
La parola verso deriva dal verbo latino vértere, «voltare», quindi «andare a capo».
La misura (metro) del verso non è decisa dal poeta in maniera casuale, ma obbedisce a regole.
Dagli inizi della letteratura italiana al Settecento queste regole, ben chiare e codificate, sono state accettate e rispettate; a partire dall'Ottocento, quando il movimento letterario del Romanticismo iniziò a rivendicare la libertà del poeta da norme troppo rigide, e soprattutto con il Novecento, che si aprì con il fiorire delle cosiddette «avanguardie», decise a rompere con la tradizione, si è inaugurato un modo nuovo di scrivere poesia.

Che si tratti di un «modo nuovo» non significa però che esso sia senza regole: semplicemente, alle norme consolidate da un uso secolare, i poeti del Novecento hanno sostituito norme che essi stessi di volta in volta si sono create, per dare espressione efficace alloro sentimento.
In conclusione, il testo poetico obbedisce sempre a una metrica.

La metrica, cioè l'insieme delle norme che regolano la composizione del verso, è l'aspetto che più avvicina la poesia alla musica; infatti, attraverso la metrica, una serie di suoni (i segni linguistici, che sono anche suoni) vengono organizzati secondo rapporti di tempo e di qualità.

Del resto, in origine i testi poetici erano scritti in versi proprio perché
erano concepiti come testi per musica: il termine lirica, che designa un genere poetico, nasce dal fatto che nell'antica Grecia questo tipo di poesia, destinato a esprimere i sentimenti soggettivi del poeta, era cantato o reeitato con l'accompagnamento della lira.

La metrica italiana, a differenza di quella greca e latina (quantitativa, cioè fondata sull'alternanza di sillabe lunghe e brevi), è accentuativa, cioè fondata sull'alternanza di accenti tonici e ritmici.

Per rendersi conto del significato di questa affermazione, bisogna
considerare il verso come successione di sillabe metriche e con il distinguere l'accento tonico dall'accento ritmico.

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