Poesia di Federico Garcia Lorca
La meseta d'inverno
La meseta d'inverno
Il cielo è di cenere.
Gli alberi sono bianchi,
e son carboni neri
le stoppie bruciate.
Il cielo è di cenere.
Gli alberi sono bianchi,
e son carboni neri
le stoppie bruciate.
Ha sangue asciutto
la ferita dell'Occaso,
e la carta incolore
del monte è raggrinzita.
La polvere della strada
si nasconde nei burroni,
son torbide le fonti
e quieti gli stagni.
Suona in un grigio rossiccio
il campano del gregge,
e la noria materna
terminò il suo rosario.
Il cielo è di cenere.
Gli alberi son bianchi.
Gli alberi sono bianchi,
e son carboni neri
le stoppie bruciate.
Il cielo è di cenere.
Gli alberi sono bianchi,
e son carboni neri
le stoppie bruciate.
Ha sangue asciutto
la ferita dell'Occaso,
e la carta incolore
del monte è raggrinzita.
La polvere della strada
si nasconde nei burroni,
son torbide le fonti
e quieti gli stagni.
Suona in un grigio rossiccio
il campano del gregge,
e la noria materna
terminò il suo rosario.
Il cielo è di cenere.
Gli alberi son bianchi.