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Poesia di B. Reggiani - A. Salvatore
L'avventura

Van sul mar le caravelle,
con lo ciurma un po' ribelle,
van di fretta e in gran premura
per cercare l'avventura
verso lidi assai lontani
dove vivono gli indiani,
Al timone il capitano ,
guarda e scruta da lontano;
il nostromo, poveretto,
se ne sta steso sul letto
e non sa più cosa fare
per guarir dal mal di mare.
Sono i mozzi costernati,
maledicon d'esser nati:
c'è chi prega, chi borbotta,
c'è chi vuol mutar lo rotta.
Scruta Il mare questa gente:
Non si vede proprio niente!
Poi, d'un tratto, un grido acuto:
Terra amata, ti saluto!
Scende lesto il capitano
ed a tutti dà lo mano:
Son selvaggi questi indiani,
cosi grandi, cosi strani?
Il giudizio un po' avventato,
viene subito fugato:
in quel mar grande e profondo
han scoperto un nuovo mondo!
Fa ritorno la flottiglia
per narrare, oh, meraviglia,
con dovizia e con gran cura
la magnifica avventura.

(da: «Finestra sul mondo»)

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