Poesia di Vincenzo Fiaschitello
Si coagulano i tuoi umidi occhi
Si coagulano i tuoi umidi occhi
pietrificandosi come quelli
delle statue dei cesari nel caos
delle rovine antiche o nell'ordinato
spazio dei musei!
Che afferrino un gladio o che
si attardino in una tenera carezza,
le tue mani sono sotto accusa.
Quanti sentieri impervi hanno
solcato i tuoi piedi, lasciando tracce
del tuo passaggio!
Ora scelga il tuo cuore il dolore:
strappa i tuoi occhi, taglia le tue mani,
incatena i tuoi piedi.
Tutto, attorno a te, ti chiede di agire
con coerenza; ti attende ancora per poco
la porta del tempo: aprila e come sigillo
del pentimento deponi sulla concava
valva, che il tuo Dio ti porge, la storia
dei tuoi giorni, non importa se vissuti
o soltanto desiderati, sicuramente incendiati.