Poesia di Rainer Maria Rilke
Sogno
lo penso: e vedo (o sogno)
un piccolo villaggio, una gran pace:
dentro, un cantar di galli.
E il piccolo villaggio si smarrisce
in un fiaccar di neve.
Entro il villaggio in abito da festa
una casetta bianca.
Furtiva accenna una testina bionda
tra le cortine mosse.
Schiudo la porta; e i cardini, stridendo,
chIedono fiochi aiuto.
Poi, nella stanza, un timido e sommesso
profumo di lavanda.
Il poeta vede con la fantasia - e l'immagine gli pare un sogno - il piccolo villaggio della sua infanzia sperduto fra la neve, immerso nel profondo silenzio.
Soltanto un cantar di galli all'alba lo ravviva. Ma un dolce calore emana da una casetta bianca del villaggio, tutta parata a festa, e da una testolina bionda che, fra le tendine, spia, in attesa. Il poeta dischiude la porta, ne ascolta il noto cigolio, e gli giunge subito il buono e familiare profumo della casa, quel profumo lieve di lavanda che gli riporta il volto delle persone care di quel tempo lontano e il senso di una vita serena ormai definitivamente passata.