Poesia di Rainer Maria Rilke
Giorno d'autunno
Signore: è tempo. Grande era l'arsura .
Deponi l'ombra sulle meridiane,
libera il vento sopra la pianura.
Fa' che sia colmo ancora il frutto estremo;
concedi ancora un giorno di tepore,
che il frutto giunga a maturare, e spremi
nel grave vino l'ultimo sapore.
Chi non ha casa adesso, non l'avrà.
Chi è solo a lungo solo dovrà stare,
leggere nelle veglie, e lunghi fogli
scrivere, e incerto sulle vie tornare
dove nell'aria fluttuano le foglie.
In apertura di componimento, il poeta tedesco Rainer Maria Rilke esprime l'auspicio che finalmente arrivi l'autunno, con la sua frescura, a mitigare la grande 'arsura' dell'estate. Nella seconda strofa i temi si riferiscono all'autunno come alla «stagione che porta a maturazione gli ultimi frutti dell'estate». Nell'ultima strofa l'autunno si trasforma in presagio di una vita incerta, solitaria e senza gioia.