Login

Pin It

I Santi, i Defunti
di C. Zoppi

Queste foglie gialle e rosse, portate dal vento,
roteate da esso per terra e per aria, spinte là in un
mucchio dentro una cunetta o contro un muro,
di nuovo spazzate via, di nuovo roteate per terra e

per aria: è l'autunno, la stagione dei Morti.
Forse non sapevamo più chiaramente che ci
fossero tante foglie e tanti morti. Ora le foglie ci
scendono sul capo, ci toccano la mano, un piede:
 nei boschi ricoprono interamente certe pendici,
certi valloncelli: li ricopriranno ancor meglio
fra qualche settimana. E i morti sembrano
rientrare nelle loro case, sedersi al focolare,
tagliarsi una fetta di pane, come un tempo.
E cosi viene alfine il giorno dei Morti, tutto
un giorno consacrato unicamente a loro.
Già la vigilia non si lavora. È un giorno festivo
anch'esso: è il giorno di tutti i Santi.
La commemorazione dei Morti comincia già il
giorno dei Santi, nel pomeriggio dopo i Vespri.
Il sacerdote, volgendosi verso i fedeli, si vede
innanzi più gente del solito. Non manca nessuno.
tutti hanno dei morti in Camposanto, tutti li
ricordano. Perciò son venuti in chiesa con gli altri,
si uniscono ai canti e alle preghiere, alzano la
voce più del consueto, sentono di pregare per una
ragione domestica, familiare.

Leggi le Poesie di Novembre

Pin It

Commenti