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L'estate di San Martino
di Angelo Colombo

Erano i primi giorni di novembre. Ilcielo era coperto, l'aria umida, il freddo penetrava nelle ossa, San Martino, tutto ravvolto nel suo ampio mantello, usciva a cavallo dalla città, quando si imbatté in un povero mendicante. Mal coperto da pochi stracci, batteva i denti, tremava tutto.
Il bel cavaliere non aveva nulla con sé: non aveva denaro, non aveva coperte, ed allora si tolse il suo mantello e con la spada lo divise in due.
Una metà la lasciò al poveretto, con l'altra si coprì alla meglio.
E riprese il cammino. Il freddo era intenso, e San Martino doveva compiere un lungo viaggio.
Ma ecco che il cielo si rasserena e il sole riscalda e fa l'aria mite, quasi come in estate.
E da quel tempo ogni anno, nei primi giorni di novembre, il tempo si fa bello, la temperatura si alza; ogni anno nei primi giorni di novembre si rinnova l'estate di San Martino.

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