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presepe3
Poesia di Guido Gozzano
Il primo presepio

E vengono i guardiani coperti di pelli con la scorta
delle loro cornamuse e con i cani, vengono 
i contadini diffidenti, vengon le donne di Assisi
che hanno i bambini al seno e i ragazzetti
attaccati alle gonne, vengono i soldati del comune
e quelli: del vescovo, i mercanti che han lasciato la
bottega, gli uomini di toga e i prelati. E tutti
sono come spinti da un'ignota forza cui è
impossibile resistere. Sfila la processione nera
sui sentieri azzurri della neve baciata dalla luna,
esce dalla porta aperta della città e si svolge e
si dipana per la pianura in lunga fila. E per l'aria,
diventata improvvisamente dolce come nel maggio,
si spande in ampie onde il suono delle campane
di Assisi e di Perugia, che inneggiano a Dio nato
fra gli uomini. Giunta al presepio, la processione
s'arresta fra grida di meraviglia, ché un grande miracolo
è apparso alla folla. Dalla mangiatoia della stalla
emana un tenue e casto lume; fra la paglia d'oro,
riscaldata dall'alito delle umili bestie, è fiorita, come
un'apparizione divina, l'immagine del bimbo
santo: di Gesù Nazareno!.

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