Poesia di Izet Sarajlic
Un secondo amore
Se in me un giorno, quando che sia, spuntasse un secondo amore
farebbe fatica con me.
Dovrebbe avere lo stesso viso del mio primo amore.
Lo stesso ricciolo. Lo stesso naso all’insù. Lo stesso colore degli occhi.
Lo stesso passo. Le stesse abitudini. Persino lo stesso indirizzo.
Di fatto, questo neppure sarebbe il mio secondo amore.
Sarebbe semplicemente la continuazione del mio primo, unico amore.
1965
Da “Chi ha fatto il turno di notte” traduzione di Silvio Ferrari