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Poesia di Gian Luigi Bonardi 
Nonni camperisti 

I nonni puoi notarli dallo sguardo;

nel loro occhio lucido e gentile,

si riconosce quel prezioso stile

che fa di loro un distinto baluardo.

Sono custodi, e fieri narratori

di passate vicende di famiglia.

Sono spesso una rara meraviglia

per nipotini e loro genitori.

La loro mano calda e accattivante

è forza, tenerezza e protezione.

Son quasi sempre un mitico campione

che ha fatto qualche cosa d’importante.

I nonni si arrabattano a ballare

quando la nipotina si scatena,

sono esperti di giostre e d’altalena,

sanno cantare, ridere e scherzare.

Nonna finge di perdere alle carte....

non può stendere la sua biancheria

senza che le sia detto “a me! mia!”

e per un po’ si mette lì in disparte.

Nonno, in ginocchio, balza per la stanza

portando sulla schiena il nipotino

che con speroni e tanto di frustino

lo coinvolge in una strana danza.

Nonna, famosa per i “ciripà”,

ora è esperta dei nuovi pannolini;

nonno osserva quei piccoli piedini

liberi di spostarsi qua e là.

Saggezza e goliardia fanno di un nonno

una insostituibile occasione

per divertirsi di santa ragione

fino a cader nel più profondo sonno.

Quando diviene nonno, il camperista

è reso responsabile a tal punto,

nei confronti del piccolo congiunto,

che sembra quasi perdere di vista

camper, raduni e viaggi itineranti.

Ma il fagottino che mi guarda attento

e mi succhia con smorfie tutto il mento

fino al pizzetto che mi sta davanti,

sarà, coi nipotini che verranno,

festa di gruppo, e grande aggregazione

tra i camper vecchi, nuovi e d’occasione,

che un giorno loro stessi abiteranno.

E’ festa grande, oggi, anche per noi,

amici camperisti, pensionati,

nonne felici, nonni fortunati,

perché le nostre vite han tanti “poi”.

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