Pasqua secondo Gian Luigi
di Gian Luigi Bonardi
Mi sfugge un sogno nel cielo aperto,
sopra quel corpo freddo di morte che mi sovrasta, sfinitamente.
L’angoscia della Croce
oggi è esplosa nel gioioso canto libero
d’una incredibile profetica speranza,
che la morsa di un sepolcro
non ha potuto trattenere a lungo.
Spogliata del sudario,
quella morte non ha perso la supremazia,
ma è divenuta annunzio d’infinito.
Stupore di proposta, che si offre,
al di là del comprensibile,
a chiunque la cerchi oltre il dolore
con prudenza ed amore.
Chi cerca, trova,
forse la prigionia di un’illusione,
o forse il mistero di Dio,
unica libertà senza confini.
Pasqua
è promessa di luce contro buio,
una memoria insistente,
che ogni anno ci invita
al banchetto dei pazzi,
perché assaggiamo insieme
il mistero che dona, oltre la fine,
l’allegria del principio.