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Poesia di Gabriele
Leziosi sogni

Ooh signore,
io ti chiedo di perdonarmi perché non voglio
morire con tutti i miei peccati ti sbatto le mani,
visto che te ne sbatti di tutti noi quando nella
sofferenza ci lasci a marcir la carne nell'intingolo
del dolore non è sudore! Ne amore… ma, malore…
Io ho sperato ma ahimè alla fine di tante chiacchiere
mi hanno solo sparato in una incredibile idea per il
pregiudizio siamo oscuri birilli di un potere occulto
che corrompe il vivere la vita.
Qui, dove tu sai che io non ci stò non mi frega niente della
morte quando il morire è come un cambio di stagione in un
modo nuovo d'essere concepito vivo in bianco e nero non sò
più dov'è l'arte del colorar per descriverti il bello non più a parole
ma alternando… Leziosi sogni, sazi nel respiro… Ti amo vita mia!
Ooh anima mia.
Peccatrice e amatrice d'emozioni nel cuor, di chi vive impalpabile
sei tra aria e atmosfera che mi trascini d'interior come il profumo
sensibile della tua femminilità.
Emozione che sei nell'arcipelago d'un arcobaleno con il calore gioca
i tuoi colori scioglili, riproposti sfumati, nel mio sentimento dell'amare…
l'amore!

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