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Poeti Emergenti
Poesia di Gabriele
Morire invano

Non sono niente,  nessuno mi pensa
dopo aver letto quelle mie insopportabili poesie.
Dio di mio vengo io,  manda  me come tuo
sacramento da sacrificare al terremoto.
Sia come sia sono io che vado a trovare  Emilia
così leggo e canto qualche
poesia spensierata di Romagna.
Ok, hai capito terremoto!  Vengo io
lessato di dolori con tutti gli odori
prendi me con tutti gli onori del caso
se per caso hai bisogno urgente
di vittime per il creatore un pò strano
che  da una vita mi ricorda dal cielo
che devo morire... parkinsoniano.
Almeno lì, la finisco in bellezza questa vita
mentre, tu lasci vivere qualcuno che
doveva morire invano.

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