Poesia di Domenico Marras
Rivalsa
A me, libri, carta e penna,
Non hanno, certamente,
Minato la salute, come
All'infelice Leopardi,
Che, del tutto incurante
Dell'incombente morte,
Si è chiuso in libreria,
Per il grande piacere
Di sentire ed aspirare
Il loro gradevolissimo
Ma deleterio profumo.
Certo, io non ho scritto
“Il sabato del villaggio”,
Né “A Silvia”, e neanche
“Il passero solitario”, però,
E' certo anche, che io,
Pur avendo, e di molto,
Raddoppiati i suoi anni,
Sono ancora vivo e vegeto.