Poesia di Domenico Marras
Certi mariti
La moglie, al marito, energumeno,
che sonnecchia, seduto sul divano:
A tavola, Tesoro: il pranzo è pronto.
Il marito, vista la cosa sul piatto:
brutta disgraziata, soltanto questa
schifezza mi hai preparato a pranzo?
Passi l'intera mattina a grattarti
quella puzzolaccia che ti ritrovi,
e al telefono con le tue amiche,
fannullone e pettegole come te,
e non pensi un minuto a tuo marito
che, tutti i santi giorni, suda sette
camice per camparti da signora,
per farti vivere da principessa?
Perché non dici da povera schiava:
la notte, carina anche contro voglia,
e di giorno: lava, rammenda, stira
e cucina; senza mai riposare:
sia giorno feriale, sia dì di festa;
inoltre, come stai facendo adesso,
continuamente coperta d'insulti?
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