Poesia di Angelo Michele Cozza
Attuffata e convolta nel dubbio
Come si offusca la visuale del periscopio
mentre scruti l’orizzonte del mio cuore
se non sai eludere il sospetto che chissà dove
io nasconda nel vasto sottofondo
la lenza e l’amo aguzzo del non vero
come, se convolta ti attuffi nel dubbio,
infecondo si fa quest’amore che poco ascolti.
All’ordine del giorno spesso abbiamo posto
una a sciarada che ancor a te resta irrisolta:
che non si incastra per cancellare ogni traccia di ieri?
Temi i brutti tiri di un’ambigua sorte
il cuore ti si scoraggia a un domani incognito
e da più posizioni neghi certezze certe.
I corollari dell’orgoglio e dell’amor di sé mal applicati
malevoli insinuano congetture infondate
in battibaleni di assurde supposizioni
da verità indiscutibili ti allontani.
Confusa e inferocita da un mio trascorso
che ancora a contatto di gomiti sospetti
crei inimicizie e licenzi sicurezze note.
Non sai che la vita di ognuno
non retrocede e nulla è infungibile?
Mentre ti dibatti e non distingui luce e buio
resta uno spiraglio, un miracolo si attende.
Su sbrigati, accomiatati da ombre fuorvianti
i morti non risuscitano, buca il sacco dell’accaduto
fuoriesci e respira il presente che sprizza vita
consulta l’oroscopo, discendi dalla rupe;
di ciò che fu , da tanto sommerso, non vi è più traccia
garanzia sia il bacio casto e confessionale
che denso di gioia a picco cala or sulle labbra tue.