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Poesia di Edvige Pesce Gorini
La fontana

Proprio in fondo ad un sentiero
remotissimo e sassoso,
sgorga l'acqua da due becchi
si precipita in due secchi
e, nel cavo di due tronchi
lentamente si distende.
Che silenzio! E l'acqua canta!


Canta al sole che risplende,
canta al buio che l'ammanta!
Qual è l'ora mia piu buona?
Quando il suono del campano,
che accompagna e guida il gregge,
per il bosco, a tratti s'ode
piu vicino più lontano
finché arriva, ed, ammassate,
ai due lati d'ogni tronco,
sta n le pecore assetate
coi mastini un pò ringhiosi
che si ferman minacciosi.

Scampanando tutti insieme
vengo n muli, asini, buoi,
e cavalli e vitellini,
ansimanti ed assetati.
II pastore dalla tasca
leva un grosso pane scuro,
sempre uguale, sempre duro;
nella ciotola l'affetta,
ad un getto poi lo bagna,
mette sale ed olio e aspetta.

Mentre su per la montagna
si sparpagliano le greggi
mangia adagio, lento beve,
con la bocca allo zampillo,
e, con passo tardo e greve,
soddisfatto, va tranquillo.
.

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