Recita di carnevale
Pulcinella e la malattia di Rosaura
Scena prima: per la strada
Pulcinella - Sono triste e desolato. L'ultima volta che ho mangiato sono tre giorni fa. Come si fa' Vedo una bella che si avvicina: Ehi!Colombina!
Colombina - Ho fretta, ho fretta!
Pulcinella - Non potresti darmi una polpetta?
Colombina - Corro dal medico del mio padrone, il dottor Balanzone.
Pulcinella - Che cosa vi è capitato? Chi è ammalato?
Colombina - Rosaura s'è ammalata. Stamani s'è alzata, s'è messa le scarpe, è cascata. S'è alzata, è cascata; s'è rialzata, è ricascata. Deve essere ammalata.
Pulcinella -Voglio andare con lei. Forse c'è qualcosa da fare e... da mangiare!
Colombina - Dottor Balanzone! Venga dal mio padrone. Rosaura s'è ammalata, non sa più camminare, ci venga ad aiutare!
Scena seconda: in casa di Pantalone
Rosaura - Ohimé, sto morendo; che giorno tremendo! Non potrò più camminare, e nemmeno ballare! lo che mi ero vestita per andare alla festa! Ohi! la mia testa! lo non cammino più! Casco giù!
Pantalone - Non fare così, Rosaura, non darmi questo dolore! Ora viene il dottore.
Ti aiuterà, vedrai, ti guarirà.
Balanzone - Buongiorno, Pantalone, ma che succede mai? Ci sono guai? Niente paura, amico mio, qualsiasi cosa succeda, ci penso io!
Pantalone: - La mia povera bambina non cammina.
Rosaura - Ohimé! Ohimé!
Balanzone - Dunque (esamina Rosaura): la perifrasi dell'analisi del polmone... la circolazione... l'articolazione... (tra sé) «E ora che cosa invento? Non ci capisco niente! »... (Poi a voce alta) Dunque, subito a letto. Un brodino ristretto. Un impiastro sul petto...
Rosaura - Son malata davvero?
Balanzone - Sarò sincero: può guarire in un mese, se mi pagate le spese. Trenta zecchini!
Pantalone - Quanti quattrini!
Pulcinella - Son qua! Si sa, Pulcinella è un gran dottore, sissignore. Datemi un buon pranzetto e levo Rosaura dal letto, subito, in quattro e quattr'otto. Di botto. Non solo la faccio alzare, ma potrà anche ballare!
Balanzone - Che dici, buffone, marrano. ti bastono a tutto spiano!
Pantalone - Fermo là, Balanzone. Lascia far
Pulcinella - Guardiamo come va a finire. Forse la potrà guarire.
Rosaura - Ohimé! Ohimé!
Pulcinella - Su, su, contenti, signorina, non si lamenti! Mi dica, quando s'è alzata, s'è preparata per andare a ballare?
Rosaura - Ohimé, si, proprio così!
Pulcinella - E quelle scarpette dorate, chi le ha preparate?
Rosaura - Si sa, il calzolaio. A febbraio me le faccio sempre preparare per il gran ballo di Carnevale. Son nuove di zecca.
Pulcinella - Colombina, cuoci la bistecca!
Rosaura potrà camminare. Basta tagliare il laccetto che tiene strette le due scarpette!
Balanzone - Ma guarda che strano caso!
Colmbina - Sei rimasto con un palmo di naso!
Tutti insieme:
Carnevale, mamma mia!
Carnevale, che allegria!
Pulcinella potrà mangiare,
e Rosaura potrà ballare.
Pantalone non spende quattrini,
e a Balanzone niente zecchini.
Ma Colombina per tutti farà
una gran torta di qualità!